Baby steps - a passi di bimbo

Oggi proverò a rispondere ai numerosi dubbi insorti su quello che è il mio lavoro qui a El salvador. Ossia, per i più scettici, proverò a spiegarvi cosa faccio tra una vacanza e l'altra!

La famosa compagnia mineraria, che per ragioni di sicurezza non citerò ma chiamerò... CICCIO, stava bombardando i poveri salvadoregni con una enorme campagna pubblicitaria sulla " mineria verde".

Era impossibile sfuggirgli: gli spot passavano in tutte le radio ogni 10 minuti, in tutti i canali TV, tutti i giorni, in tutti i giornali nazionali uscivano pagine intere... insomma CICCIO e la sua "coyoneria verde" arrivava ovunque!

Sia benedetto il cielo (e pure la terra) che l'arcivescovo di San Salvador, Fernando Saenz Lacalle, ha conservato un briciolo di lucidità umana (o sarà rivelazione divina?) e, tra un anatema contro il preservativo e una scomunica al bidet, si è scagliato pubblicamente contro tutti i minatori e gli speculatori del settore minerario (c'è scritto pure su wikipedia), dicendo che la miniera non si può e non si deve assolutamente fare, viste le condizioni geografiche e demografiche del paese.

Credo che se non fosse stato per don Nando, la Pacific Rim, ops, voglio dire CICCIO, avrebbe già trivellato fino in Cina.

In questo panorama la Tavola contro la Miniera, composta da una ventina di associazioni, si dava il lusso di chiacchierare, discorrere, litigare senza riuscire a prendere nessuna, dico nessuna, decisione concreta. Ogni cosa si dibatte fino allo sfinimento, di analizzano tutti i dettagli e le implicazioni, si ripete tutto per poi ammettere il contrario di tutto... insomma esasperante!

Per fare un esempio, un giorno dovevano scegliere 3 persone da una lista di 5 nomi, per un certo incarico. Siccome non riuscivano a mettersi d'accordo, dopo 2 ore è pure apparso magicamente un sesto nome e alla fine, quando già faceva buio e eravamo tutti a digiuno dalla mattina, sono riusciti a dare l'incarico a tutti e 6!!!

Capite che meditavo già di tagliarmi le vene! Il mio incarico era elaborare una intera strategia di comunicazione con questa gente, oltretutto tutti uomini super-maschilisti!!!

Così ho preso il telefono e ho chiamato tutti i Responsabili della Comunicazione di ognuna delle associazioni della Tavola e ho chiesto di incontrarci per conoscerci di fronte a un piatto di pasta italiano. Così è stato. Il nostro primo incontro (eravamo in nove) sembravamo un gruppo di auto-aiuto psicologico: tutti avevano sperimentato la stessa estenuante disperazione ogni volta che gli era toccato far qualcosa per la Tavola contro la Miniera. Eravamo sulla stessa onda!

Venne fuori un'idea: elaborare una strategia di comunicazione tutti insieme e presentarla alla Tavola fatta e tutto, in modo che avrebbero dovuto prenderla o lasciarla. Così sono iniziati incontri settimanali tra comunicatori: devo dire che ci siamo trovati benissimo, abbiamo lavorato con un buon ritmo e ci siamo arricchiti molto, visto che ogniuno aveva le sue competenze.




Oggi siamo andati in gruppo alla riunione della Tavola a presentare la proposta. Ero nervosissima. La nostra proposta si poteva bloccare in conversazioni inutili e mandare in fumo due mesi del nostro lavoro collettivo. La riunione iniziava alle 9: alle 11.30 stavamo ancora aspettando che ci dessero la parola. Stavo per sbottare quando è nata la discussione se fosse corretto parlare di campagna di comunicazione o di GRAN campagna di comunicazione... e noi la dovevamo ancora presentare!!!

Alla fine presentiamo la strategia: in meno di 15 minuti spieghiamo obbiettivi, attività e presentiamo il budget. Prendere o lasciare?

Beh, non ci potevo credere. Siamo usciti di là con la loro approvazione unanime! Nei prossimi giorni ci mettono a disposizione la prima tranche di fondi.

Un altro passo di bimbo è stato fatto... speriamo di riuscire ad arrivare fino al vasino!