Chi dice che il cambio climatico non esiste é un cretino.
A gennaio si aprí la "Operazione Holbox 2010". L'obiettivo: riunire un gruppo di buoni, vecchi amici nel paradiso tropicale nel quale Coco, il nostro amico messicano, ha mosso i suoi primi passi, ha conosciuto sua moglie Cinzia e.... molte altre cose che non é conveniente menzionare!
Nonostante le inevitabili diserzioni ( Lara, Samanta, Antonio e Lina, Giampaolo), il gruppo prometteva bene: a febbraio Massi ed io ci saremmo riuniti con Lucia, Cinzia, Moreno e ovviamente Coco e i suoi bambini.
Massi ed io partiamo in bus da San Salvador lunedí 15 febbrario: abbiamo passato quasi 3 giorni in autobus, vedendo sfilare le montagne ed i vulcani del Salvador, attraversando i campi di banano e le piantagioni di palma africana del Guatemala, zigzagando tra i villaggi del Chiapas e sfrecciando per le sterminate pianure dello Yucatan messicano.
Sapevamo che Holbox, piccola isola vicino a Cancun, é un piccolo gioiello sul Mar dei Caraibi: spiagge di arena biana, palme a volontá e un mare color turchese, ora verde o celeste, brillante come gli occhi di mia nonna Viola, dove non ci sono automobili e la vita scorre dolce e tranquilla.
Da anni sentivo parlare di questo luogo, non solo da Coco, ma da una lunghissima lista di amici, che prima di me ci erano stati, incluso Massi, che tornó con foto stupende quando ci era stato nel 2008.
Vi faccio invidia? La cruda realtá é che a Holbox abbiamo trovato pioggia, vento incessante e un freddo da lupi. Cacchio, pensate che sto scherzando! E invece no... l'isola si é addirittura inondata per 2 giorni!
E cosí il "paraiso tropical" lo potevo solo guardare da dietro il vetro della finestra, e quando uscivo, sfidando il vento assassino, incontravo solo persone che dicevano che un freddo cosí non c'era mai stato dal 1.700!!
Che disdetta! Il fegato mi si gonfiava come un cuscino!!!
E' vero che conoscere la famiglia di Coco, passare il tempo con Massi e reicontrare gli amici é stato bello... ma coltivavo ogni sera la speranza che il tempo migliorasse ed invece niente: per 3 settimane ho messo l'unico maglioncino e l'unico giubbetto che avevo con me, per ripararmi dalle intemperie.
Ovviamente la mattina in cui il traghetto si é staccato da Holbox per riportarmi sulla strada di casa, il sole splendeva, i pellicani galleggiavano sulle acque tranquille e ho lasciato Coco, Massi e Moreno sul molo... felici per la fine del mal tempo!!!
Ma se Holbox si é presa gioco di me, mi sono in parte rifatta sulla via del ritorno: un gruppo di amici spagnoli e salvadoregni partivano per una escursione sul vulcano Pacaya, in Guatemala.
Ci siamo incontrati a Cittá del Guatemala, dove mi aspettavano con un pulmino che, in poche ore e con molta allegria, ci ha portato sulle pendici di questo vulcano sempre attivo, a pochi centimentri da un fiume di lava incandescente, mentre il vulcano scagliava enormi pietre, fuoco, fumo ed esplosioni... uno spettacolo incredibile!!!
Bene amici e amiche, l'Operazione Holbox 2010 é dichiarata un successo a metá ( o se volete un mezzo fallimento!) ma ringrazio questo viaggio per la sua dose di emozioni, amici e sorprese.
Poi, se un giorno perdoneró Holbox per questo scherzetto, magari decideró di tornarci per vedere il suo vestito piú splendente.
O forse no. ;-)
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