lunedì 16 marzo 2009

Uno di due: elezioni presidenziali in El Salvador.

La mia sveglia non aveva mai suonato cosi presto. O almeno se l'aveva fatto devo averlo rimosso.
Alle 1.40 am il suo titititiiiiii stava già abortando un sonno incipiente. Scendere dal letto, lavarsi, vestirsi, preparare cavi, cassette e batterie: con appena 3 ore di sonno alle spalle è come chiedere a un ubriaco di rammendarsi un calsino.

Di notte San Salvador è un deserto in mano ai cani randagi. In meno di 15 minuti raccogliamo Andrea, una ragazza spagnola, e arriviamo a Mejicanos, un municipio periferico dei tentacoli metropolitani di San Salvador.
Alle 2.15, Moises è giá pronto e nervoso, con lo zaino in spalla, si attacca al telefonino per organizzare i pick up dei suoi compagni.
Nonostante il nome vetusto, Moises è un giovane di 28 anni, barba incolta e jeans "a bisacciò", un attivista dell'FMLN, ex partito guerrigliero, supervisore del centro di votazione di Mejicanos. Mette il giubbetto rosso ed esce con il megafono.

Dall'altra parte della cittá, la polizia antisommossa vigila lo stadio Cuzcatlan. Voci corrono che 40.000 nicaraguensi, honduregni e guatemaltechi si concentrano al suo interiore e che, dotati di documenti falsi, andranno a votare pagati da ARENA, il partito della destra nazionalista, da 20 anni al governo.
Non è stata solo la nostra sveglia ad essere birichina: 3 osservatori internazionali, con le facce bianche come le loro magliette, ascolatano le denuncie dei cittadini, ma non possono entrare nello stadio: ARENA prepara i brogli?
La polizia e gli agenti della sicurezza privata non lasciano entrare nessuno: noi però conosciamo Silvia, una trentenne attivista di ARENA con le unghie dipinte con il colore del suo partito.
"Io sono salvadoregno, quelli lá fuori mentono, ecco qua la mia carta di identitá, è tutto regolare, sono di Sensuntepeque" grida un uomo nella notte come ebbrio, tranne poi restare in silenzio quando gli chiediamo il nome del sindaco di Sensunte o il quartiere da cui proviene.
I dubbi crescono: dopo 20 anni ARENA farà il giocoliere pur di non lasciare il potere.



Alle 5.30 a Mejicanos si istallano le urne. Moises controlla silenzioso, con le labbra contratte, parla solo per dare direttive. Tutto fila liscio alle 7.00 puntualissimi si aprono i cancelli e la folla entra a votare.
Ora occorre che i minuti e le matite traccino il destino politico di questo paese: un altro governo di destra o la svolta a sinistra ex guerrigliera?

Silvia, si sporge dall'autobus e chiama a raccolta la gente: accompagna gli autobus per portare a votare i sostenitori di ARENA. Salgono donne evangeliche con il capo coperto e persone umili. E' nelle zone rurali e nei quartieri poveri che ARENA tiene il suo zoccolo duro, oltre che nei pochi grandi impresari del paese. I poveri che votano per i ricchi. Silvia ad esempio non ha lavoro, è vedova e madre, è emigrata in Italia dove ha passato 5 anni da badante, senza vedere mai i sui figli. Per questo, ci dice, che vota per ARENA. Non capisco.


Sgocciolano le schede elettorali nelle urne, la partecipazione è forte e ordinata. Le occhiaie di Moises sono sempre più profonde ma lui non si rilassa.

Silvia vota alle 15 e si dirige alla sede di ARENA ad aspettare i risultati. Le urne chiudono alle 17 ed iniziano i conteggi. "Altri cinque minuti e iniziate a contare" urla Moises al megafono.

- FMLN
- FMLN
- ARENA
- FMLN
- ARENA
Gli scrutinatori di ogni urna mostrano le schede elettorali ai presenti, ai giornalisti e osservatori internazionali (ne sono arrivati circa 5.000). Quando la prima urna delle 65, chiude il conteggio a Moises arriva un foglietto: 179 voti per l'FMLN, 130 per ARENA.
"Un passo para el Frente" grida Moises al megafono e un boato di allegria risuona dall'esterno del centro scolare dove la gente attende i risultati, e poi ci sussurra "ne mancano altri 64".

Nel frattempo anche alla sede di ARENA arrivano i primi risultati: il morale è basso, Silvia chiede un caffè ma non lo finisce: sa di sconfitta. All'improvviso entra un coordinatore del partito e, concitato, chiede a tutti di salire sugli autobus parcheggiati là fuori. Per andare dove non lo vuole dire ma grida e spinge le persone a salire.

"Otro passo para el frente" grida Moises mentre il suo telefonino non smette di squillare, preannunciando i risultati:" Sai cosa succede a San Miguel? Chi vince a San Miguel?".

Gli attivisti di ARENA vengono fatti scendere dagli autobus nei pressi del maggior centro di votazione di San Salvador, con l'ordine di cantare inni e slogan di destra come "Patria sì, comunismo no". Lo scopo è provocaregli attivisti dell'FMLN che iniziano a festeggiare. Ad Andrea, la nostra amica spagnola, tolgono la telecamera salvo poi restiturgliela dietro l'intrevento di altri giornalisti. Silvia dice che si dissocia e che non gli piacciono questi aspetti del suo partito.



Le labbra di Moises per la prima volta si distendono mostrando un sorriso:" San Salvador, Santa Tecla, La Uniòn, Auachapan: stiamo vincendo dappertutto!!". Iniziano gli abbracci, i cori, le pacche sulle spalle: a Mejicanos in tutte le 65 urne ha vinto l'FMLN. "Non ci posso credere".

Alle 19.30 escono ufficialmente i risultati: con il 52% la vittoria è dell'FMLN. I facinorosi di ARENA si disperdono, alcuni sembrano cambiare preferenze politiche e addirittura iniziano a cantare: "El pueblo unido, jamas serà vencido". Silvia sorride e dice che va bene cosi: "alla fine se ARENA non mi avesse pagato, anche io avrei votato per l'FMLN".



A Mejicanos inizia la festa con DJ, fuochi d'artificio e bandiere a volontà. Moises arriva con una bandiera dell'FMLN legata al collo come superman e si perde in un oceano rosso di abbracci. L'ultima cosa che ci dice prima di scomparire è "Si se pudo", ce l'abbiamo fatta.

PS NUMERO 1: vi ricordate la lotta contro la miniera?? Guardate cosa è uscito sulle prime pagine dei giornali qualche settina fa... L'ESECUTIVO NON DARÀ IL PERMESSO ALLE MINIERE!!!! Gli abbiamo fatto il cu..........oreeeeeeeeeee!!! :-)


PS NUMERO 2 (non ha nessuna relazione con il PS numero 1): prenotato l'arero, il 5 giugno atterriamo in Italia per 1 mesetto di vacanze. Mettete a stagionare i salumi!!!!

1 commento:

Unknown ha detto...

Madò che emozione ragazzi. Sveglio da meno di un'ora, appena arrivato al lavoro, leggo l'ultima pagina del vostro diario.
Me so caricato come una molla. Oggi se la capa me dice qualcosa de storto, scatto dritto in piedi e saltando sulla scrivania..."revoluciòn, revoluciòn"

Ciao fichissimi, ce se vede a giugno allora.